Yu-Gi-Oh! non è solamente un gioco per bambini: ecco il perché

YuGiOh

In generale tutti i giochi di carte collezionabili sono considerati, da chi non se ne intende, come qualcosa destinato ad un pubblico infantile. Eppure nella realtà le cose vanno molto diversamente perché la totalità di giochi appartenenti a questo mondo trova grande seguito anche presso gli adulti e, soprattutto, a molti anni dalla prima pubblicazione. È questo il caso di Yu-Gi-Oh!, un gioco che solo superficialmente può essere considerato infantile ma che, come dimostrano introiti, livelli di stampa e dai di diffusione globale, ha una portata tale da incantare persone di tutte le età.

Non è un caso se, ancora oggi, acquistare mazzi del gioco di carte Yu-Gi-Oh! risulti essere un’attività molto in voga, nonché un business oltremodo redditizio. Il successo dei giochi di carte collezionabili ha il grande merito di aver unito tra loro più generazioni e, quindi, di aver valicato anni e anni di cultura dell’intrattenimento senza mai far affievolire l’interesse delle persone.

La chiave del successo dei Giochi di Carte Collezionabili

Il successo dei giochi di carte collezionabili risiede nella doppia natura, ovvero nel fatto per cui il giocatore può dilettarsi in due attività parallele: collezionare carte e sfidare altri giocatori.

In particolare per giocare è necessario creare dei mazzi di carte attraverso il collezionismo e, ovviamente, la conoscenza di temi, edizioni speciali o carte particolari. Al tempo stesso i giocatori possono “sfruttare” la propria collezione per sfidare altri appassionati e, quindi, creare una strategia fondata sia sul terreno di gioco che sulle carte che compongono il proprio mazzo.

È proprio questo il fattore X, ciò che rende giochi come Yu-Gi-Oh! così amati anche a distanza di tanti anni dalla loro prima pubblicazione. In particolare il successo di Yu-Gi-Oh! lo si deve ad un mix perfetto di carte speciali, storia del personaggio principale e dinamiche di gioco avvincenti.

Perché le persone amano giocare con “queste carte”?

Secondo numerosi filoni di ricerca il gioco non digitale offre un beneficio molto importante per le abilità sociali delle persone dal momento che, per l'appunto, consente interazioni tra i partecipanti. Giocare è una fuga dalla routine ma anche un’evasione mentale, una stimolazione neuronale e, quindi, un’attività benefica su più fronti. Il collezionismo, noto in gergo tecnico come “trading” è considerato il plus aggiuntivo, il valore che crea una sorta di sottocultura identitaria alla quale i giocatori si sentono di appartenere. In altre parole i giochi di carte collezionabili hanno un’intrinseca natura sociale e ludica, benefica per lo sviluppo di numerose soft skills grazie alla presenza di regole generali a cui conformarsi.

Cooperazione, socializzazione, comprensione delle meccaniche di gioco e trading sono solo alcuni degli aspetti da cui il cervello umano trae un grande beneficio a prescindere dall’età. Assieme ai giochi di ruolo, quindi, il collezionismo di carte e la partecipazione a tornei tematici favorisce uno sviluppo intellettuale generale e che alimenta abilità di ragionamento, calcolo, socialità, comunicazione e creatività. Visto il potenziale benefico di questi giochi, quindi, i tempi sono maturi per poterli annoverare tra attività assolutamente consigliate per i bambini e, ovviamente, da preferire a quelle passive che sono abituati a svolgere dinanzi ad uno schermo illuminato.

About Andrea Catanzari

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