Cosa è un rifiuto?

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Per quanto possa apparire strana come domanda, in realtà non sempre tutti sanno definire correttamente un rifiuto, soprattutto perché non si tratta solo di sostanze o oggetti di cui desideriamo disfarci, ma anche di quelli di cui dobbiamo, per legge, disfarci.
Naturalmente nel primo caso entra in gioco la volontà del singolo che ritiene più o meno utile l’elemento in questione e quindi sarà il singolo ad occuparsi del corretto smaltimento, nel secondo caso, invece, trattandosi di un obbligo, entra in gioco la legge e di conseguenza si ha a che fare con operazioni di recupero e smaltimento per cui dovreste rivolgervi ad un personale preparato, ad esempio a www.novaecologica.it.

Rifiuti: come vengono classificati
Tutti i rifiuti vengono classificati in base all’origine ma possiamo individuare due macrocategorie:

  • i rifiuti urbani, ovvero quelli derivanti da attività domestiche o le cui caratteristiche e qualità sono assimilabili agli stessi, 

  • i rifiuti speciali, ovvero quelli che provengono da attività produttive di ogni tipo.

Dopo la classifica in base all’origine, i rifiuti vengono distinti in base alla pericolosità, esiste infatti il catalogo CER in cui vengono elencati e classificati i rifiuti a cui viene dato un codice costituito da tre coppie di numeri, la prima che indica il tipo di attività, la seconda il processo produttivo e la terza il singolo rifiuto.
In alcuni casi un rifiuto può essere indicato con “*” e questo indica un pericolo assoluto, senza specifiche di sorta.

Rifiuti edili: vediamo di che si tratta

Per quanto riguarda l’attività edile questa comprende un ampio spettro di lavorazioni diversificate tra loro per mezzi utilizzati e tecniche messe in atto.
I rifiuti edili vengono prodotti durante le operazioni, affidati ad un soggetto che si occupa del trasporto e inviati a riutilizzo, recupero o smaltimento.
Per quanto concerne il trasporto dei rifiuti può essere sì effettuato direttamente dal soggetto produttore, ma può anche essere affidato a terzi, purché si tratti di soggetti regolarmente iscritti all’Albo Nazionale di Gestori Ambientali.
Durante il trasporto, i rifiuti devono essere classificati all’interno di un formulario in cui devono essere presenti: 

  • i soggetti attivi del trasporto (sia chi ha prodotto il rifiuto, sia chi lo sta traportando, sia il destinatario); 

  • codice CER;

  • quantità e caratteristiche di pericolo;

  • data e percorso da affrontare per il raggiungimento della destinazione.

Questo formulario deve contare quattro copie, firmate sia dal produttore dei rifiuti che dal trasportatore e vanno conservate per 5 anni.
Per tutte queste ragioni vi consigliamo sempre di rivolgervi a dei professionisti.

About Andrea Catanzari

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