Luci d’inverno: storie e tradizioni del Natale nel mondo

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Il Natale è oramai divenuto una delle feste più celebrate al mondo.
Ma se, inizialmente, è nato come festività religiosa per ricordare la nascita di Gesù, negli ultimi secoli i rituali legati a questa particolare festività hanno virato verso toni più scanzonati e commerciali, allargandosi a macchia d'olio in ogni parte del mondo e assumendo connotazioni profondamente diverse.
Ogni nazione, infatti, col passare del tempo, ha sviluppato usanze e tradizioni natalizie uniche, capaci di riflettere, in maniera evidente, lo spirito del luogo.
Ed è proprio così che le luci d'inverno, che da sempre hanno ammantato questo magico giorno di festa, hanno iniziato a illuminare con il loro avvolgente bagliore luoghi differenti, tutti pervasi, però, dalla medesima gioia e dallo stesso senso d'attesa.
Ma quali sono, quindi, le tradizioni natalizie più diffuse al mondo? Andiamo a scoprirle insieme.

Il Natale nei paesi anglosassoni

Se, nei paesi anglosassoni del Vecchio Continente, le celebrazioni legate al Natale affondano le loro radici in antichi rituali cristiani o pagani, è dal Nuovo Mondo che arrivano le usanze più stravaganti e commerciali.
Mentre, infatti, nel Regno Unito, il 25 dicembre si festeggia nel modo più classico con tacchino e Christmas Pudding e con l'attesa di Father Christmas e della sua amata renna Rudolph, negli Stati Uniti il periodo natalizio viene inaugurato dal Black Friday, appena dopo la Festa del Ringraziamento, momento in cui si apre una sfrenata corsa ai regali e si decorano con cura le case.
In Canada, invece, al centro delle tradizioni natalizie c'è l’albero di Natale e il tradizionale scambio di doni, anche se non mancano usanze più curiose: in Nova Scotia, per esempio, il classico tacchino è sostituito da aragoste e frutti di mare, mentre, in Quebec, l'arrivo dei Re Magi si celebra con la Galette des Rois, una gustosa torta all'interno della quale viene nascosto un fagiolo. Inutile specificare che il fortunato che lo trova viene incoronato re di quel giorno.

Il Natale in Oriente

I festeggiamenti legati al giorno di Natale hanno raggiunto l'Estremo Oriente solo in tempi recenti e, in questi luoghi dove solo l'1% della popolazione è cristiana, le tradizioni si sono curiosamente legate a usanze molto particolari.
In Giappone, per esempio, il giorno della Vigilia corrisponde alla Festa degli innamorati: sulla scia di una fortunata campagna pubblicitaria, proposta negli anni '70, il 25 dicembre viene celebrato con il consumo di pollo fritto, all'interno dei locali di una celebre catena di fast food, e della Christmas Cake, una torta decorata con simpatiche immagini di Santa San, il Babbo Natale giapponese.
In Cina, invece, il solstizio d'inverno corrisponde alla festa del Dōngzhì, momento in cui le famiglie si riuniscono per commemorare gli antenati e consumare pietanze tipiche. Ma anche qui, piano piano, il Natale sta prendendo piede e, sebbene il 25 dicembre resti un classico giorno lavorativo, oggi lo si celebra regalando mele decorate con il disegno di Babbo Natale.
In India, il Natale viene festeggiato attraverso elaborate decorazioni realizzate con foglie di banano e con festeggiamenti in spiaggia – il più celebre dei quali ha luogo a Goa -, mentre la città di Hong Kong a dicembre si trasforma nella Grande Mela d'oriente grazie alla presenza di enormi abeti decorati, posti sulle strade principali, e dei grattacieli che, in queste giornate di festa, si sfidano spingendo le loro caleidoscopiche luci ancora più in alto nel cielo.

Il Natale in Africa

Anche se si è portati a pensare che il continente africano non vanti alcuna tradizione natalizia, in realtà sono ormai numerosi i paesi che, a seguito dell'opera dei missionari cristiani o copti, festeggiano questa data… ovviamente in piena estate!
Fra le usanze più diffuse, ci sono le gioiose fiaccolate che seguono la Messa della Vigilia, l'arte decorativa che, a queste latitudini, si esprime sulle palme e i festeggiamenti con danze e canti tradizionali.
In Kenya, gli abitanti delle città fanno ritorno ai loro villaggi per riunirsi alle famiglie e consumare piatti tipici a base di carne, mentre, in Botswana, il 25 dicembre ci si scambiano doni e si pranza insieme ai propri cari.
Ma è in Nigeria che il Natale diventa qualcosa di unico: qui, infatti, le ragazze sfilano per le strade cantando e ballando affascinanti brani etnici e accompagnando le loro movenze aggraziate con il suono dei tamburi, fino a riunirsi, per il pranzo di Natale, con le famiglie. Questo, però, solo dopo aver lasciato aperte le porte di casa, in modo che chiunque possa sentirsi simbolicamente il benvenuto.

About Andrea Catanzari

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