Sin dalle sue primissime apparizioni nel diciannovesimo secolo, la plastica è stata impiegata in innumerevoli ambiti, per ogni tipo di esigenza. Negli ultimi anni la sempre maggiore consapevolezza ambientale ha portato ad una lieve inversione di tendenza ma, d’altra, se da un lato è vero ed innegabile che l’utilizzo smodato di plastica comporti un inquinamento insostenibile, è altrettanto vero, da un altro lato, che fare a meno della plastica e delle sue peculiari proprietà è sempre più complicato.
La plastica è infatti un materiale ottimo sotto molti punti di vista: è uno straordinario isolante elettrico, termico, acustico, è facilmente trasportabile e facile da utilizzare per via del suo leggerissimo peso, è impermeabile a liquidi e gas e resistente anche ai prodotti termoplastici degli acidi. Queste proprietà hanno reso la plastica il materiale per eccellenza per la conservazione e il trasporto di prodotti alimentari e non solo. Quotidianamente tutti abbiamo dunque a che fare con la plastica ma come nascono, come si realizzano e come funzionano i packaging di plastica con i quali abbiamo a che fare ogni giorno?
Un ottimo esempio ce lo può fornire un’azienda italiana leader nel settore, la ALMA PACKAGING, che da circa 40 anni soddisfa le esigenze di questo particolare mercato progettando e realizzando una serie di macchinari nevralgici per tutta l’industria alimentare e non solo. Il packaging è infatti fondamentale per permettere il trasporto, la conservazione ottimale e in ultima analisi il commercio dei prodotti tutelando produttori e consumatori.
Tra questi dispositivi possiamo trovare quelle che sono dette termoformatrici per prodotti alimentari, ovvero dei macchinari molto sofisticati che consentono di proporre soluzioni personalizzate, ad altissimo contenuto ingegneristico e tecnologico per il confenzionamento dei prodotti alimentari in atmosfera modificata, sottovuoto, con effetto skin oppure con una semplice sigillatura. Con atmosfera modificata si intende quella tecnica di conservazione del cibo mediante l’utilizzo di gas non nocivi.
Per ottenere ciò è fondamentale che il packaging venga effettuato in maniera tale che, la confezione venga chiusa ermeticamente e che al suo interno l’aria venga sostituita da alcuni gas miscelati appositamente selezionati per conservare il prodotto nello stato migliore possibile. Arriviamo dunque al concetto di “atmosfera modificata”; la rimozione dell’ossigeno, che è la causa principale della proliferazione dei batteri e del decadimento di un prodotto, è seguita dalla creazione di un’ atmosfera protettiva per cui l’azoto e l’anidride carbonica vengono opportunatamente inseriti nell’aria della confezione per far si che contrastino il naturale deperimento del cibo in questione mantenendo la sua freschezza e la sua qualità pressoché intatta.
Le termoformatrici per prodotti alimentari fanno dunque questo per pasta fresca, pasta ripiena, prodotti da forne, snack, salumi, frutta, verdura, ortaggi, carne, pesce, torte e tantissimo altro ancora. Spesso, a queste sofisticate macchine vengono poi associate etichettatrici automatiche, analizzatori in liscea ed anche miscelatori di gas.
Ovviamente un packaging efficiente, sicuro, resistente, facile da trasportare ed economico non è importante solo nell’ambito alimentare, anzi, lo è altrettanto anche per quanto riguarda i prodotti farmaceutici. Per questo ambito si utilizzano attrezzature differenti, le cosiddette blisteratrici automatiche per prodotti medicali. Si tratta di dispositivi in grado di offrire soluzioni personalizzate e rispondenti ad ogni particolare esigenza per il confenzionamento sterilizzato e monouso di prodotti come siringhe, aghi, cateteri, garze, valvole, fiale, kit di primo soccorso e tanto altro ancora. Queste macchine sono progettate, realizzate e costruite per essere utilizzate in camera bianca, in altre parole, in ambiente incontaminato o comunque a contaminazione rigorosamente controllata. Per prodotti medicali e farmaceutici non potrebbe avvenire diversamente d’altronde.
In conclusione possiamo dunque affermare che è compito di tutti impegnarsi nel limitare lo spreco della plastica cercando di recuperarla e riciclarla quando possibile ma non solo per il nobilissimo scopo di salvaguardare il nostro ambiente ma anche perché la plastica è un materiale fondamentale per la nostra società e per le nostre industrie.