Gli impianti elettrici industriali risultano essere una delle infrastrutture più importanti presenti all’interno di un’industria, poiché senza di questi nè macchinari nè uffici potrebbero funzionare. Oggi, un elettricista industriale non si occupa solamente di impianti elettrici ma anche di accessori elettrici come per esempio gli impianti telefonici e rete dati, automazione dei cancelli, o la sistemazione dell’automazione industriale.
Queste sono tutte le indicazioni che vi porteranno ad affidarvi ad un elettricista di fiducia, non solo per la sua competenza tecnica ma anche e soprattutto per l’eseprienza maturata sul campo. Andiamo a vedere insieme l varie differenze rispetto agli impianti elettrici civili, quali sono i materiali da utilizzare er la realizzazione di un impianto elettrico industriale e soprattutto quali sono le norme che regolano il tutto.
Gli impianti elettrici industriali
A differenza degli impianti elettrici civili, quelli industriali sono molto più articolati. Tutto ciò è dovuto al fatto che i vari macchinari presenti all’interno delle aziende sono molto più complessi e le norme che vanno a regolarli sono molto più rigide. Un impianto elettrico industriale deve essere realizzato nel migliore dei modi e deve essere soprattutto sicuro ed efficiente. Andiamo a vedere ora quali sono i materiali che vengono utilizzati.
I materiali e i vari elementi
Come prima cosa bisogna dire che i materiali per la realizzazione di un impianto elettrico industriale deve essere di qualità e deve avere il marchio IMQ. Questo marchio indica la società che consente di certificare la sicurezza, la qualità dei prodotti e si occupa inoltre di valutare quel quel prodotto non è pericoloso per la salute dell’elettricista. Una volta che i prodotti vengono controllati, questi sono sottoposti a continui esami di valutazione e se risultano idonei alle norme viene rilasciato il marchio IMQ.
Inoltre per far si che quell’impianto elettrico industriale venga realizzato rispettando tutte le norme e le regole, è necessario garantire la protezione delle persone da quelli che sono i contatti diretti e indiretti. É opportuno quindi fissare delle barriere protettive e durature, in modo tale che queste durino nel tempo e siano resistenti agli sbalzi di temperatura e di corrente. Ne momento in cui la barriera risulti usurata, questa deve essere sostituita immediatamente. Per quanto riguarda i vari elementi come quadri, spine, prese e quant’altro, devono essere protetti attraverso la protezione IP55 ovvero quella contro la polvere e l’acqua, con un materiale auto estinguente e una chiusura tramite un attrezzo.
Mentre per quanto riguarda le prese e le spine, queste devono essere protette secondo la protezione IPXXB. Riguardo tubi e cavi invece, questi devono essere realizzati in materiali ignifugo e fissato con tasselli particolari. Le loro dimensioni non devono superare i 20 mm e devono essere adatti a tensioni di 450/750 V.
Quali sono le norme a cui far riferimento?
Come già accennato, gli impianti elettrici industriali sono molto delicati e per tale motivo bisogna fare molta attenzione sia nella progettazione, realizzazione ed istallazione ed è necessario quindi rispettare tutte le norme. Tra le normative più importanti che vanno a regolare il montaggio di tali impianti abbiamo:
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- legge 81/08: la legge più importante che regola la sicurezza dei luoghi di lavoro;
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- legge 186/68: questa legge afferma che tutti i materiali utilizzati per la progettazione e installazione degli impianti devono essere costruiti a regola d’arte;
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- legge 791/77: questa legge riguarda la responsabilità del costruttore.
Come già detto in precedenza, gli impianti vengono valutati e controllati periodicamente da particolari aziende che hanno un legame con il committente e l’esecutore. Le prime verifiche, ovvero quelle che si fanno all’inizio, sono quelle che vanno a testimoniare la conformità dell’impianto, mentre le valutazioni che vengono fatte periodicamente vanno a definire la sicurezza e il corretto funzionamento dell’impianto. Il Decreto che regola tutto ciò è il 462/02, decreto che prevede il controllo ogni due-cinque anni. Sul sito www.rbimpianti.compotete trovare le ulteriori informazioni.