Portare dei rifiuti in centro raccolta differenziata è più semplice che buttare per strada o nei fossi. Televisori, elettrodomestici, materassi, divani e tutti i rifiuti più ingombranti, c’è un servizio apposito che li viene a prendere direttamente a casa.
Ma come si fa materialmente a conferire materiale del genere in un centro per la raccolta differenziata? Basta caricare in macchina ciò di cui ci si vuole liberare e gli oggetti che non si possono portare sono veramente pochi. Una volta arrivati nel centro raccolta differenziata basta suonare il campanello e se si è residenti di quello stesso Comune e si è intestatari di un’utenza, basta passare la propria tessera sanitaria sul lettore vicino la sbarra, la quale si alzerà automaticamente.
In questi centri si possono smaltire anche gli oggetti che spesso vengono ritrovati nei fossi, come i piccoli apparecchi elettrodomestici o le pile usate, anche i farmaci scaduti hanno il loro posto. Persino l’olio di frittura o della macchina ha il proprio contenitore. Nei centri raccolta rifiuti vengono raccolti tutti i rifiuti che i cittadini possono avere a casa, che sono raccolti con il porta a porta. Si pensi che dalle statistiche emerse, ogni persona produce all’anno mezza tonnellata di rifiuti.
Rifiuti speciali
La coscienza ecologista del territorio italiano è in crescita, lo dicono i numeri, nonostante alcuni scellerati, che dopo aver fatto la fatica di caricare in macchina i rifiuti ingombranti, invece di dirigersi al centro rifiuti, si perdono nei boschi o tra le campagne. Abbandonare i rifiuti per strada, è un grande rischio, perché si può andare incontro a sanzioni elevatissime.
Per quanto riguarda i rifiuti bisogna fare una distinzione tra quelli Urbani e quelli Speciali.
Rifiuti urbani: prodotti da soggetti privati, quindi dai privati cittadini;
Rifiuti Speciali: prodotti da artigiano, industriali, commerciali o imprese agricole, quindi prodotti dalle aziende.
La classificazione dei rifiuti si basa sulla loro origine. I rifiuti speciali in base alle loro caratteristiche chimiche o fisiche potranno essere classificati in: speciali pericolosi e speciali non pericolosi.
Nel C.E.R, cioè il catalogo Europeo dei Rifiuti, si potranno individuare 3 coppie di numeri che marcheranno il rifiuto dalla produzione fino alla fine del suo ciclo di vita.
Rifiuti: energia rinnovabile
Negli ultimi anni sono state molte le scoperte scientifiche e anche per quanto riguarda i rifiuti sono stati fatti grandi passi. Da poco, infatti, si parla di un progetto, portato avanti in Italia, che tratterebbe della trasformazione dei rifiuti in energia elettrica. Questo è possibile grazie ad un impianto, di piccole dimensioni, dove i rifiuti non verrebbero bruciati, ma messi in un contenitore che fungerebbe da “pentola a pressione, quindi cotti. Una volta trattato ed estratto il prodotto, si presenta in ridotto volume e peso, completamente sterile e separabile. Quindi, questa sembrerebbe un’ottima soluzione per separare tutti quei rifiuti urbani che si presentano in modo compatto e agglomerato. Oltre alla possibilità di separare i rifiuti, il materiale di scarto prodotto dal contenitore conterrebbe un potere calorico molto elevato e di conseguenza l’intenzione è quella di sfruttare questo materiale per produrre energia.
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